s' i fossi patateterno darei un posto fisso ai disoccupati (ahahhaha) e un posto precario agli occupati,
s'i fossi patateterno darei un mutuo precario ai precari ma solo per una casa precaria,
s'i fossi patateterno manderei in pensione tutti, ma non proprio tutti in pensione (me incluso),
s'i fossi patateterno toglierei le tasse ma poi visto che nessuno se ne accorge farei il contrario (tanto chi se ne accorge?)
s'i fossi patateterno "mi" aumenterei pure un po' lo stipendio, tanto io so'patateterno, mica siete voi patateterno! sapete quante responsabilità c'ho io?
s'i fossi patateterno ve la darei da bere ogni giorno..ma non si tratta nè di acqua nè divino...
s'i fossi patateterno li farei vedere a quei 2 scambiarsi sorrisi deridendomi,
s'i fossi patateterno combatterei gli ufo, l'evasione fischiale, la mafia, il presidente, la crisi e altro che un milione di posti per tutti!
Si è spento nella notte tra il 5 e il
6 Ottobre 2011. E su questo non aggiungerò altro perchè
probabilmente ne avete già le scatole piene e perchè non mi
piacciono le lungaggini commemorative in stile funerale della zia
Rosina in qualche micro-comune della Sila.
Che Apple piaccia o meno, S. J. è
stato uno dei grandi uomini di questo secolo e, forse, in parte anche
di quello passato. Il suo più grande achievement è stato quello di aver fatto breccia nel granitico
monopolio di Microsoft nel mondo degli home computer. Ma, a mio modesto parere, la rilevanza dell'impresa sta nel "come" ci è riuscito. E cioè partendo dall'iPod, un prodotto in apparenza ben distinto
ed distante da un pc, ed avvicinandosi un passo dopo l'altro
all'obbiettivo.
Una strategia lunga e paziente che alla
fine ha dati i suoi frutti. Un manager davvero in gamba il buon
Steve. Un vero samurai che ha dedicato la sua vita a preparasi in previsione della Grande Battaglia.
Non mi azzardo a dire che Apple ha
stravolto il mondo e non esalto i suoi prodotti anche se, a fine
2011, ci sono ancora ottimi motivi per preferire un iDevice alla
concorrenza. Faccio notare soltanto che dal 2006 possiedo e tutt'ora
uso un iPod Nano 4gb e non mi ha mai dato problemi... tranne quando
ho tentato di ribellarmi alla “dittatura” di iTunes, ma questa è
un'altra storia (finita come in Siria).
Possiamo anche dire che alla fine Steve
ha battuto Bill, anche e soprattutto nella testa dei consumatori.
Tutti comprano un laptop windows ma alla seconda accensione pensano “si, ok, ma appena ho un po' di soldi mi faccio un Mecc”.
Il prezzo. Il foxxuxo prezzo dei
prodotti Apple. Secondo me anche questa è stata un'idea geniale del
buon Steve. Fai pagare un aggeggio scintillante un po' di più di
quello vale e la gente penserà che vale un po' di più. Funziona.
Con risultati diversi, ci aveva provato la SNK a cavallo tra
gli anni '80 e '90 con la mit(olog)ica console NEO GEO, sparando
prezzi anche 200% superiori agli allora concorrenti Nintendo e Sega.
Non posso dimenticare le pagine-spot di Consolemania dove una copia
di Art of Fighting, ugualeidenticospiaccicato a quello in sala
giochi, costava 299.000 Lire. Un gioco, uno solo (tra l'altro con due
soli “picchiatori” giocabili). Gli zoom e le super-combo facevano
impallidire di vergogna qualsiasi versione di Street Fighter II per
16 bit, ma in quel prezzo non erano compresi il cabinato, l'odore di
sigaretta e il bullo che ti mortificava se ti esaltavi troppo.
Purtroppo alla Shin Nihon Kikaku non
avevavo Steve Jobs e l'unico risultato di tale strategia fu la
nascita del fanboyismo: pazzi-furiosi che, sulle riviste di settore
dell'epoca, si scagliavano con violenza contro chiunque muovesse la
minima critica nei confronti della loro costosissima console di
fiducia.
Con le dovute proporzioni, è un po'
ciò che si è ripetuto in futuro con i cosiddetti Nintendari e con i
fan di Vasco Rossi. Se non avete compreso bene il concetto, provate a
ripensare alla reazione del vostro amico quella volta che, in
spiaggia (oppure in cantina), gli avete offerto il vostro Nokia N70
per una chiamata perchè il suo iPhone 4 non aveva campo...
Eppure, nonostante quest'aura di
santità, la Apple produce i suoi pezzi come una Acer qualsiasi in
paesi semi-democratici dove il lavoro è non è un diritto, ne' un
dovere, ma un ricatto, iMe...
Ad ogni modo, Steve, io ti ringrazio
per i tanti discorsi pieni di speranza che posso riguardare quando
voglio su YouTube. E meno male che ci sono anche i sottotitoli perchè
altrimenti tanti miei giovani connanzionali e conterranei si
limitirebbero a sentire Sacconi che sul tg1 incoraggia ad accettare
qualsiasi lavoro di questi tempi.
La tua celebre frase “Il tempo che
avete è limitato. Quindi non sprecatelo vivendo una vita scritta da
altri” dovrebbe essere tatuaggio sul braccio di ogni imprenditore
(in senso largo) che si rispetti. Per il sottoscritto è stata la
molla per smettere i panni di studentello lettore di blog per aprirne
uno mio :)
Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ci siamo sentiti, eh? Voi non ci crederete ma sono successe cose dell’altro mondo, anzi no, dell’altra isola, anzi no, dell’altra penisola. Andiamo con calma, iniziamo dicendo che stranamente sono riuscito a tornare sulla terraferma grazie al passaggio della barcone-crociera-yatch aerospaziale che naviga nello spazio tempo più veloce dei neutrini in un simil-tunnel Ginevra-Gran Sasso.
Durante i minuti secondi di viaggio interstellare il mio vicino di seggiola, che viaggia molto nel tempo, tra presente- passato posteriore e futuro remoto mi ha confidato che il giorno in cui l’emerito-onorevolissimo-prestigiatore delle menti e presidente del Coniglio (in quanto ha paura dei magistrati) che la “montagna” più alta dell’Abruzzo sarà chiamata in Suo Onore Gran Sesso (non in onore dei pm baresi o di altri frivoli pensieri che vi passano per la testa) e sempre in suo onore verrà costruito un vero e proprio tempio a 3 km sottoterra per poterlo adulare meglio. Io lo invidio…8 su 11…chissà se le ultime 3 gioivano o piangevano (potete esprimere un vostro commento qui sotto se lo ritenete opportuno ma non cattivi pensieri, mi raccomando).
Comunque in quel breve lasso di tempo in cui mi sono ritrovato nella selva oscura…no, non ero io, quello era un altro. Allora io ero sulla nave intergalattica, quella che trasporta anche i galacticos (i giocatori del Real Madrid, ndr) e sono giunto sulla terraferma il 14 marzo dell’ano corrente. Non ci sono errori. Dopo qualche ora di camminate e fischetti improbabili arrivai a casa, saltai la staccionata, il letto e andai a farmi una doccia. Era passato tanto tempo dall’ultima doccia, qua sull’isola di Zanaüs non ci sono docce: non si trovano idraulici sulla terraferma, figuriamoci qui. Accesi una sigaretta che si fumò da sola e parlai un po’ con il mio amico immaginario, l’alter ego di Henry.
Questo mi ha raccontato un po’ di cose, di quello che stava accadendo nel Belpaese. A dire il vero manco ricordo cosa mi disse, so soltanto che mi parlò di una cosa, di un’entità invisibile, di qualcosa di non tangibile ma che si fa sentire sulle spalle di tutti, di qualcosa che non si tocca con mano anche se tu senti una mano che entra nel tuo portafogli senza il tuo permesso e si porta tutto via. A dire il vero gli scontrini, la carta igienica e tutte le carte stracce che ti porti appresso, quelle carte che ti rendono il portafoglio grande, non se le prende perché non è stupida. Se non sbaglio l’ha chiamata CRISI. Si, la chiamava crisi; era la stessa che canticchiava quel gruppo monzese che stava quasi sempre “sovrappensiero”. Tutti in giro sono un po’ sovrappensiero.
D’altronde come si fa a non esserlo? Lo è anche chi dichiara 50 mila euro e poi all’estero ha i milioni di euro. Per combattere la crisi si fa di tutto. È finita la pacchia...forse. Per alcuni però ancora non è finita. Ad esempio ci sono sempre quei “poverini” che non riescono a stare zitti e si vanno a lamentare in tivì che loro con 140mila euro non riescono ad andare avanti oppure a qualcun altro che afferma che da parlamentare porta a casa solo 300 euri. Si, bisogna proprio dirlo: poverini! Oh no! La DEMAgogia si sta impossessando di me! Oh noooooooooooooo! Da ora in avanti devo stare più attento perché “siamo in uno Stato di Polizia”...
...e potrei fare sempre la “fine di Craxi”.
Quel giorno mangiai un uovo perché non avevo molta fame. Bevvi un litro di champagne italiano perché avevo finito quello francese e rifeci il bagno…nel latte, nell’acqua c’era troppo calcare. Le parole dell’alter-Henry mi avevano scombussolato un po’ perché alla fine mi fecero capire che non era cambiato nulla da quando ero arrivato sull’isola. Avevo perso pure la bussola. Mi asciugai e ritornai in bagno per prendere lo spazzolino da denti. Mi misi a dormire in attesa di ritornare di nuovo su Zanaüs!