giovedì 16 dicembre 2010

Alfonso Luigi Marra: il caso letterario dell'ano



Questa è la Rai. La pubblicità si poteva ancora guardare, salvo cambiare canale appena inizia un programma. Con rare eccezioni.


Adesso anche la pubblicità si mette a competere con i programmi in un intrigante gioco al ribasso.


Mi spiace fare pubblicità a questo libro che non leggerò mai. Nemmeno sotto tortura. Nemmeno dietro tangente.


Nemmeno se mi mettessero un mini-Scilipoti sul comodino a ripetermelo tutta la notte.


Nemmeno se Alende Long si trasformasse improvvisamente in Manuela Arcuri.


Nemmeno se mi promettessero di cacciare a calci in માર્ક ઇલિયટ ઝુકરબર્ગ i partiti dalla Rai.


Nemmeno se Trenitalia iniziasse a risarcire di tutti i disservizi per riconquistare la fiducia dei viaggiatori.


Nemmeno se Sandro "eunuco" Bondi scrivesse ai vecchi compagni comunisti implorando la loro pietà.


Forse in quest'ultimo caso ci penserei. Ma non succederà mai, nemmeno in un universo parallelo.


Henry "è bellissimo!!!" Fogna